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In “Cuore di padre” si racconta di San Giuseppe e della sua intercessione nel mondo di oggi

Nei Vangeli solo Matteo e Luca parlano di Giuseppe. Le versioni dei due Evangelisti ci raccontano che Giuseppe è un discendente del re Davide e che abitava a Nazareth. Nonostante le poche, scarne e divergenti notizie su San Giuseppe, la devozione per quello che è storicamente indicato e riconosciuto come sposo di Maria e padre putativo di Gesù, è sempre più diffusa. 

La Chiesa cattolica e quella ortodossa lo venerano come un santo, un uomo giusto, saggio, protettore della Sacra Famiglia, patrono dei papà e del lavoro. 

Giuseppe è stato anche un umile falegname, che ha lavorato onestamente per garantire il sostentamento della sua famiglia ed ha contribuito in modo significativo all’educazione di Gesù. Ha visto nascere il Cristo in una stalla ed è stato testimone dell’adorazione dei pastori e dei Magi.

Nella Chiesa d’Oriente il culto di San Giuseppe era già praticato attorno al IV secolo. In Occidente la devozione a San Giuseppe si è diffusa a partire dall’Anno Mille.

L’8 dicembre 1870 il Beato Papa Pio IX proclamò San Giuseppe patrono della Chiesa Cattolica. Con la Lettera apostolica “Patris corde”, Papa Francesco ha indetto uno speciale “Anno di San Giuseppe”, dall’8 dicembre 2020 all’8 dicembre 2021. Anno in cui la Penitenzieria Apostolica ha concesso indulgenze speciali.

La festa liturgica di San Giuseppe si celebra il 19 marzo, giorno che in Italia corrisponde alla “Festa del Papà”.

Oggi sono centinaia le chiese che portano il suo nome; 76 sono le Congregazioni e gli Ordini religiosi che si rifanno a San Giuseppe; 85 le serie televisive e i film dedicati al Santo; centinaia di migliaia i fedeli che si recano in pellegrinaggio nei santuari dedicati a San Giuseppe; milioni i fedeli a lui devoti.

Innumerevoli le rappresentazioni di San Giuseppe anche nell’arte figurativa. Per lo più si tratta di dipinti della Natività e della Sacra Famiglia; più rari sono i dipinti nei quali San Giuseppe appare da solo, tra i patriarchi oppure nel momento del dubbio se prendere Maria in sposa.

Per approfondire la figura di San Giuseppe e testimoniare la sua presenza nelle preghiere e nelle invocazioni dei fedeli, il regista spagnolo Andrés Garrigó ha visitato i santuari, le chiese e le parrocchie di vari Paesi del mondo (tra i quali Italia, Stati Uniti, Canada, Perù, Francia, Filippine) ed ha intervistato molte persone su temi come la scoperta della fede, la ricomposizione di matrimoni falliti e le guarigioni di natura miracolosa che la scienza ha ritenuto inspiegabili.

Da questo lavoro è nato un film-documentario che verrà proiettato nelle sale italiane a partire dal 18 marzo 2023.

Il titolo del film-documentario è “Cuore di padre” e la realizzazione è a cura della casa di produzione spagnola Goya Producciones.

La prima proiezione sarà a Roma, sabato 18 marzo alle ore 17:00, presso l’Auditorium della Parrocchia San Pio X (per prenotazioni: https://www.sanpiodecimo.it).

Altre proiezioni sono previste a Bologna (20 marzo, Cinema Teatro Bristol, ore 21:00), Bari, L’Aquila, Firenze, Cagliari, Verona, Reggio Calabria, Tolentino (MC), Cremona, Gorizia, Monfalcone (GO), Viterbo.

In “Cuore di Padre” vengono riportate le testimonianze raccolte in diversi santuari dedicati al Santo.

Il villaggio di Cotignac, in Francia, dove il 7 giugno 1660 si è verificata l’unica apparizione riconosciuta di San Giuseppe, viene visitato ogni anno da più di 100mila pellegrini.

A Barcellona, in Spagna, la Basilica della Sacra Famiglia è nata grazie alla “Associazione dei Devoti di San Giuseppe”. Il suo architetto, Antoni Gaudì, fu un grande devoto del Santo e gli dedicò ben quattro sculture.

Sempre in Spagna, a Toledo, è conservato un quadro che rappresenta un punto di svolta nella raffigurazione di San Giuseppe. Non distante da Toledo si trova Avila, città natale di Santa Teresa, dove fu fondato il primo dei 17 conventi che lei dedicò a San Giuseppe.

In Canada, vicino a Montreal, si trova il più grande santuario del mondo dedicato a San Giuseppe, realizzato per iniziativa del Beato André Besette, che in questo luogo ottenne centinaia di miracoli per intercessione dello sposo della Vergine. Sono più di dieci milioni i pellegrini che ogni anno visitano il santuario.

In Italia, a Roma, non lontano dal Vaticano, si trova la Basilica di San Giuseppe al Trionfale, voluta da San Luigi Guanella in onore del Patrono della Buona Morte. E lo stesso San Guanella fu il fondatore della “Pia Unione del Transito di San Giuseppe”, un’associazione di supporto e preghiera per i moribondi che annovera moltissimi aderenti.

Sempre con riferimento all’Italia, il film-documentario racconta del Monastero di San Paolo a Tuscania, dove nel XIX secolo avvenne il miracolo della guarigione di una suora. E in quel luogo sono state intervistate diverse suore della Famiglia Religiosa del Verbo Incarnato (IVE), che hanno dato testimonianza di diversi miracoli attribuiti all’intercessione di San Giuseppe.

Il film racconta inoltre di altri luoghi, in America Latina e nelle Filippine, dove è forte la devozione e si celebrano feste imponenti in onore di San Giuseppe.

Tra le varie testimonianze, particolarmente significativa e commovente quella di padre Donald Calloway (Stati Uniti), che ha attraversato una giovinezza travagliata, segnata anche da pene detentive, fino a convertirsi e a diventare sacerdote e promotore dell’amore per San Giuseppe in tutto il mondo.

Per informazioni e prenotazioni: 


Antonio Gaspari
Direttore Orbisphera
www.orbisphera.org

13 marzo 2023 Indietro

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